Gran parte di ciò che leggo in questi giorni mi spinge a riflettere sul significato della libertà. Probabilmente esistono svariati modi di intendere la libertà, che dipendono, in certa misura, dalle situazioni che stiamo vivendo. Nella società attuale si sono rese evidenti delle enormi disuguaglianze, non solo tra gruppi di potere, ma anche tra classi sociali, e, paradossalmente, tra alcuni gruppi etnici che hanno, sostanzialmente, la medesima origine.
Perciò, credo che la libertà, da questo punto di vista, possa essere intesa come necessità di difendersi da ogni forma di sopraffazione ma, soprattutto, come “emancipazione dal bisogno”.
Lo dimostrano gli avvenimenti recenti: le continue imbarcazioni che tentano di approdare sulle coste del Sud e nelle isole, segnalano l’esodo dalle proprie terre di gente disperata, che sfida il mare aperto per raggiungere il miraggio di un porto sicuro. Il loro bisogno va oltre qualsiasi ragione e qualsiasi fede.
Molti di noi sono genitori, insegnanti, educatori. Come possiamo insegnare cosa sia la libertà, a chi è ancora in balìa delle necessità primarie?
Prima ancora di somministrare ai giovani sterili "teorie" interetniche, prima ancora di insegnare loro le analogie e le differenze tra una cultura e l’altra, una religione e l’altra, una politica e l’altra, credo sarebbe importante poter trasmettere loro un messaggio introno a "ciò che è umano" distinguendolo da ciò che umano non è.
Per me, l’umanità consiste nel
Prima ancora di somministrare ai giovani sterili "teorie" interetniche, prima ancora di insegnare loro le analogie e le differenze tra una cultura e l’altra, una religione e l’altra, una politica e l’altra, credo sarebbe importante poter trasmettere loro un messaggio introno a "ciò che è umano" distinguendolo da ciò che umano non è.
Per me, l’umanità consiste nel
confrontarsi e saper condividere le piccole cose: a scuola, nelle piazze, nelle famiglie comuni ed in quelle miste. Nelle nostre aule, quantità sempre maggiori di ragazzi stranieri guardano spauriti ad un mondo che non conoscono; la loro debolezza nasce dal bisogno di comprendere, ma anche dalla difficoltà di esprimersi per procurarsi ciò che a loro manca; proprio per questo, a volte, sono disposti ad umiliarsi. Possiamo invece aiutarli a farsi rispettare, a non soccombere ai bulletti di turno o agli insolenti, per non arrendersi domani agli adulti più autoritari.
In che cosa può consistere un messaggio di vera umanità? Per me, umanità è difendere la dignità di ogni persona che soffre o che viene sottomessa. Ma, per riuscire ad affermare questa dignità, credo che sia necessario comprendere i dubbi e le attese delle persone che ci sono vicine, conquistare la loro fiducia ed imparare ad averne nei loro confronti.
Umanità è saper abbracciare l’altro, mettendolo a proprio agio; fargli capire che la conquista della libertà ha origine dalle piccole azioni quotidiane, come parlare di sé, segnalare un abuso, raccontare la propria storia, esprimere i propri desideri, scambiarsi gesti significativi.
Solo così possiamo insegnare ai giovani a costruire insieme quei piccoli o grandi progetti di libertà cui ognuno di noi ha diritto, ad ogni età ed in ogni condizione sociale.
Mettere in comune i nostri progetti significa permettere agli altri di condividerne gli obiettivi, allo scopo di rafforzare l’integrazione umana e la conquista della libertà.
Se siete d’accordo o meno .... parliamone
milena.manili@tin.it
Vi invito anche a leggere il brano "Per ...iniziare" su Cerchio magico. Grazie dell'attenzione
milena.manili@tin.it
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